Le colline del “Rubicone”
di Davide Pioggia

Per comprendere la morfologia di questa parte della Romagna e le contiguità dei luoghi e dei dialetti bisogna prendere le mosse da Strigara, dove sorgono il Pisciatello (l Urgon) e il Fiumicino-Rubicone. Il Pisciatello inizialmente si dirige a nord, verso Cesena, ma dopo alcuni chilometri devia verso nord-est, in direzione di Gambettola. Invece il Fiumicino-Rubicone si dirige subito a nord-est, verso Savignano. I due torrenti giungono quindi in pianura e attraversano la Via Emilia rispettivamente all’altezza di Gambettola e di Savignano. Essi poi tornano ad avvicinarsi e si ricongiungono nei pressi di Gatteo Mare, dove sfociano in Adriatico.

Il territorio che ci interessa è dunque quello collinare compreso fra il letto dei due torrenti e la Via Emilia. O, se si preferisce dirlo in un altro modo, si tratta delle colline racchiuse nel “triangolo” avente come vertici Strigara, Gambettola e Savignano. Se queste colline avessero una conformazione più semplice avremmo un solo crinale che scende da Strigara dividendo il bacino dei due torrenti. Invece la conformazione è più complessa: il crinale che scende da Strigara resta unico fino al Monte Farneto, ma qui si biforca in due crinali:
a) il primo di questi crinali scende verso Gambettola attraversando Montenovo e Montiano;
b) il secondo invece scende inizialmente verso Savignano, passando per Santa Paola, Roncofreddo e Cento, ma poi poi si biforca ulteriormente in più teste di crinale che si irradiano a partire da Longiano.

Poiché il crinale che divide il Piscatello-Urgon dal Fiumicino-Rubicone si biforca, in mezzo scorre un altro torrente, che è il Rigossa. Dunque dei due crinali che si biforcano dal Monte Farneto il primo divide il Piscetello-Urgon dal Rigossa, e il secondo divide il Rigossa dal Fiumicino-Rubicone.

L’affascinante borgo di Monteleone si trova su una testa di crinale secondario che si diparte dal primo crinale, quello che divide il Pisciatello-Urgon dal Rigossa, nel punto in cui il Pisciatello-Urgon devia verso Gambettola. Qualche chilometro più a monte il torrente scava il suo letto insinuandosi in uno stretto passaggio (quasi una piccola gola) fra il Monte Farneto e Montecodruzzo. Qui si forma il Gorgoscuro, un luogo molto suggestivo che in passato è stato spesso il rifugio di chi doveva nascondersi al mondo e che oggi ha mantenuto un’aura magica.

Amministrativamente la parte alta di questi due crinali, attorno al punto in cui essi si biforcano, appartiene al Comune di Roncofreddo. La parte media e bassa del primo crinale appartiene invece al Comune di Montiano, mentre quella del secondo crinale appartiene al Comune di Longiano.