Saludecio ■■□□ (Saludéc’) » Vincenzo Sanchini ■■■

Vincenzo Sanchini vive a Rimini ormai da alcuni decenni, ma ha mantenuto intatto il suo dialetto d′origine, che è quello di Cerreto (C’réd), dov′è nato (nel 1945) e cresciuto.

Cerreto è oggi una frazione di Saludecio, ma per alcuni decenni è stato un comune indipendente, ed è rimasta una enclave amministrativa, separata da Saludecio da una parte del Comune di Mondaino. Cerreto infatti si trova lungo il crinale che unisce Mondaino (RN) a Tavoleto (PU) e divide il bacino del Ventena da quello del Foglia.

Sanchini ha pubblicato diverse raccolte in versi:

  • La pulenta t′e′ pèz, Bologna, Guidicini e Rosa, 1981 (ristampato nel 2002 da La Pieve di Villa Verucchio per incarico dell′Assessorato all′Agricoltura e Attività Produttive della Provincia di Rimini)
  • L′ultma név, Rimini, Il Ponte, 1996
  • L′Alma, Rimini, gruppi consigliari dei Popolari e della Margherita della Provincia di Rimini, 2004 (stampa: Villa Verucchio, La Pieve)
  • Vanga e sapa, Rimini, Panozzo, 2007
  • Li pèdghe, La Piazza, 2012

Ha inoltre una consistente raccolta di inediti in attesa di pubblicazione.

Nei suoi versi egli non si limita a descrivere fatti e impressioni personali, ma ridà vita al mondo della sua infanzia, popolandolo di personaggi e degli usi e costitumi della vita contadina. Per questa ragione le sue opere costituiscono un prezioso documento culturale della civiltà contadina di questa parte della Romagna, e hanno ottenuto più volte dei riconoscimenti istituzionali.

Sanchini ha avuto anche dei mentori di rilievo, che fin dall’inizio hanno riconosciuto il valore dei suoi testi. La sua prima raccolta, La pulenta t′e′ pèz, fu sollecitata e commentata da Amedeo Montemaggi, e ormai da diversi anni Sanchini collabora con Ennio Grassi, autore fra l’altro del saggio Tra la parola e il silenzio, pubblicato in appendice a Li pèdghe.

La pulenta t′e′ pèz

La pulenta t′e′ pèz

p. 40

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La guèra

p. 54

Il testo è stato pubblicato anche su la Ludla di febbraio 2006 (p. 11), con un commento dell'autore.

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L′ultma név

Jusèf d′Ragón

p. 37

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La Darjìna

p. 53

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El dë di sènt

p. 67

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L′Alma

Tirgrìn e Biancón

p. 13

Il testo è stato pubblicato anche su la Ludla di diecembre 2007 (p. 8)

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S′t'an ti fèrme

p. 49

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Vanga e sapa

La disdèta

p. 142

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La rèca

p. 92

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Li pèdghe

La burniša

p. 12

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Li pèdghe

p. 24

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E′ vëstchje

p. 114

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Inediti

La Candlòra

Sanchini ha scritto questi versi ispirato dalla lettura di Le mie origini. Memorie e racconti, di  Frédéric Mistral (1830-1914), scrittore in lingua occitana, vincitore del Nobel per la letteratura nel 1904

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