Bellaria-Igea Marina ■■■□

La città di Bellaria (vedi mappa) si estende a nord del fiume Uso. Al di sotto di via Ravenna (che coincide sostanzialmente con l'antica Via Popilia), e procedendo dal fiume verso nord, si incontrano le seguenti zone:

  • Porto
  • Borgata Vecchia
  • Stazione
  • Cagnona (questa era originariamente una frazione separata dalla città, ma la progressiva urbanizzazione l'ha trasformata in un quartiere periferico).

L'area a monte di via Ravenna costituisce il quartiere di Bellaria Monte

A sud dell'Uso e al di sotto della ferrovia si trova Igea, mentre tutta l'area al di sopra della ferrovia si considera appartenente alla frazione di Bordonchio.

In passato la Borgata Vecchia aveva una "coda" sul lato destro dell'Uso, fra il fiume e l'attuale via Ferrarin, in prossimità dell'ex Macello. Questo borghetto si considerava appartenente al nucleo urbano, non alla campagna di Bordonchio.

 


Domizia Giorgetti ■■

Domizia Giorgetti è nata nel 1922 in una villetta di Igea che dista poche decine di metri dalla spiaggia e alcune centinaia di metri dal Porto, e qui è sempre vissuta. Si tratta dell'area della prima urbanizzazione di Igea, costituita per lo più da famiglie originarie di Bellaria o delle immediate vicinanze. Questo è vero anche per i genitori di Domizia: il padre era un artigiano cresciuto nella "coda" della Borgata Vecchia sul lato destro dell'Uso (vedi sopra) e la madre proveniva da una famiglia contadina che risiedeva nella parte di Bordonchio prossima al fiume. Rispetto ad altre famiglie di questa zona c'è dunque la mancanza dei legami col mondo della marineria.

Inventario vocalico

Qui di seguito riportiamo alcuni insiemi di parole o espressioni brevi che presentano il medesimo elemento vocalico accenttato (monottongo o dittongo).

«gatto»

«il gatto, i gatti, il cavallo, i cavalli, un sacco, due sacchi, io ci sto, il ragazzo, un anno, sono due anni, l'asse da lavare, due assi, è grande, ma va là»

» Ascolta l'opera

«chiesa»

  • «la chiesa, il prete, la pecora»;
  • «i merli, si sono persi, mi fanno male i denti»;
  • «tu lo perdi»;
  • «quelli sono bianchi, voialtri (2 volte), i fiammiferi»;
  • «sono ubriachi, sono disgraziati, sono ghiacciati, i guanti» 

» Ascolta l'opera

«fuoco»

  • «il fuoco, il cuoco, è di fuori, mio figlio»;
  • «sono nuovi, sono morti»

» Ascolta l'opera

«fratello»

«mio fratello (2 volte), il letto, nel mezzo, è vecchio, io aspetto, lui aspetta (2 v.), quella cosa (lett. "covelle") (2 v.)»

» Ascolta l'opera

«chiaro, caro»

  • «è chiaro, poco chiara, questa cosa non è chiara insomma, il cucchiaio, la ghiaia, il diavolo, il pagliaio, fallo cambiare, si può bagnare, fallo tagliare (2 volte), tagliare, il viale»;
  • «il richiamo, un povero cristiano (2 v.), è bianco, è bianca»;
  • «quello è caro (2 v.), il boccale, il gabbiano, è un peccato, fallo pagare, è scalzo»;
  • «il cane (2 v.), lui canta»

» Ascolta l'opera

«cassetto»

«il cassetto, un cassetto, apri quel cassetto, la cassetta, taglia una fetta, taglia due fette, hai letto quel libro?, no, non l'ho letto, è secco, quella legna è secca, il pesce, c'è puzza di pesce, voglio quello (2 volte), ha scritto una lettera, voglio questo, mi tocca spendere, la nebbia, è meglio (2 v.)»

» Ascolta l'opera

«febbre»

  • «gli è venuta la febbre, il miele, vanno a mietere, l'erba, il merlo, s'è perso, io lo perdo, lui lo perde, non ha alcuna forma (2 v.), forma»;
  • «gli voglio bene, c'è una sacco di gente, mi fa male un dente, soffia il vento»;
  • «la chiave, m'ha dato un calcio, un calcio (2 v.), il bucato, è ubriaco, è un disgraziato, s'è ghiacciato, il guanto»;
  • «i pali, ha tutti i mali, due baci, i cucchiai, i cani, c'erano i cristiani, i banchi, sono ignoranti, sono tanti»;
  • «tu lo badi (2 v.), è meglio che lui lo badi, lui è meglio che ci stia»;
  • «un'ape, le api, un'ala, le ali» 

» Ascolta l'opera

«dritto»

  • «va dritto, è fitta (2 volte), la voglio mettere, mettere, sono in mille, mille lire (2 v.) (*), ha voluto mille lire, non la trovo da nessuna parte (2 v.), c'è puzza di piscio, si raddrizza, è peggio (2 v.), quel pezzo di legno»;
  • «i cassetti (2 v.), là c'è una fila di cassetti, i pesci (2 v.), quelli, sono secchi, questi»;
  • «i miei fratelli, fratelli, andate a fare i letti (2 v.), sono vecchi»;
  • «quei ragazzi, sono grandi»;
  • «tu aspetti (2 v.), si ghiaccia (**)»

(*) in questa particolare espressione «mille» può anche non avere la a finale (vedi riccorrenza successiva)

(**) due varianti, con e senza a inziale

» Ascolta l'opera

«botta»

  • «mi ha dato una botta, una cosa (lett. "roba"), è cotto, il collo (2 volte), il fosso, l'occhio»
  • «sì lo so, sì la so»  

» Ascolta l'opera

«rosso»

«questo è rosso, quello è rosso, è rosso, questa camicia è rossa, questa maglia è rossa, s'è rotto, s'è rotta, la botte (2 v.), lui è sotto, una, a quel vagabondo, è lassù, è meglio mia moglie»

» Ascolta l'opera

«nuovo»

«è nuovo, il cuore, la scuola (2 v.), la suora, è morto»

» Ascolta l'opera

«brutto»

  • «è brutto, è asciutto, è asciutta, la camicia è asciutta, quello è russo, lui corre, lo zucchero»;
  • «quelli sono rossi»;
  • «sono cotti, i fossi, gli occhi»

» Ascolta l'opera

«palo»

  • «un palo (2 volte), mi fa male, il mare (2 v.), nel mezzo della strada, il ladro, la ladra, le ladre, un bacio, io lo bado (2 v.), lui lo bada, lo bada, la barca, non l'ho trovato da nessuna parte»;
  • «lo voglio fare, voglio andare, fatelo lavorare, l'asse da lavare»;
  • «il pane (2 v.), ho una gran fame, ho una gran fame io, il banco (2 v.), è ignorante, il fiammifero (lett. "fulminante")

» Ascolta l'opera

«candela»

  • «la candela (3 volte), le candele, il pelo (2 v.), una mela, la sera (2 v.), la bottega»;
  • «la catena, la vena, le vene, mia cugina, cugina, la farina, la gallina»;
  • «è meglio averne due»;
  • «il vino, mio cugino (2 v), i miei cugini, il mulino, San Marino, i quttrini»;
  • «è dentro, dentro, saranno stati in venti, lui ha vinto (2 v.)»;
  • «si può avere, si può sapere (2 v.)»

» Ascolta l'opera

«amico»

  • «è un mio amico, il filo, l'hai letto quel libro?»
  • «si può finire, si può morire, si può sentire, questi gatti sono tre»;
  • «i peli»

» Ascolta l'opera

«coda»

  • «la coda (2 volte), coda, il fiore, fiore, il dottore (2 volte), dottore, io lavoro io, lui lavora, è sopra (2 v.), il forno, sono stati loro»;
  • «è arrivato il padrone, il conto, facciamo il conto» 

» Ascolta l'opera

«buco»

  • «il buco (2 volte), è nudo, lui, questi gatti sono due»; 
  • «dammene uno, siamo stati noi, noi, il fumo, il fiume»;
  • «i fiori, i forni, i dottori, i padroni, facciamo i conti, facciamo i conti?»;
  • «tu lavori»

» Ascolta l'opera