Novafeltria

Prima del 1941 la città si chiamava Mercatino Marecchia.


Davide Barbieri

Barbieri e moglieDavide Barbieri (14.12.1921-20.4.1983) è nato e vissuto  a Mercatino Marecchia. I suoi genitori, rientrati dall’Argentina dove erano emigrati per lavoro ai primi del ‘900, gestivano il Caffè Grand’Italia, dove Davide, detto Dino, ha trascorso la sua giovinezza.

Dopo aver frequentato le classi elementari a Mercatino, su sollecitazione della maestra Giovanna Tosi, proseguì gli studi  a Rimini, dove frequentò il Liceo Classico “Giulio Cesare”, ai tempi di Fellini, Titta Benzi, Carlo Alberto Rossi, Sergio Ceccarelli. Si iscrisse quindi alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Bologna, dove si laureò nel 1947.

Importante fu la sua amicizia, in gioventù, con il Dr. Piero Gamberini, repubblicano ed antifascista: non avendo disponibilità finanziarie (aveva lavorato per mantenersi agli studi) Davide Barbieri potè disporre della ricca biblioteca  che il Dr. Gamberini gli faceva  continuamente aggiornare, incaricandolo dell’acquisto dei libri e permettendogli di dedicarsi alla lettura, che era il suo hobby preferito.

Dopo la laurea iniziò la pratica forense a Novafeltria presso lo Studio dell’Avv. Majolo Cucci, che nel 1951 divenne suo suocero, e verso il quale nutriva una stima ed un’ammirazione senza limiti. Si dedicò quindi alla professione forense, rimanendo sempre in paese, anche quando le necessità contingenti consigliarono a molti professionisti di trasferirsi a Rimini.

Ebbe una brevissima esperienza quale assessore del Comune di Novafeltria nel 1968, quando i partiti socialisti si presentarono uniti nel PSU.

Davide Barbieri

Il suo interesse per il dialetto, sua lingua naturale, iniziò ai primi anni ’70, quando strinse i rapporti con Gianni Quondamatteo, col quale trascorreva intere serate estive a Montefotogno, insieme a Mirro Antonini ed altri amici.

Nel 1974 pubblicò due racconti nel libro “E viaz”,  curato da Quondamatteo. Collaborò anche alla stesura del dizionario romagnolo. Nel frattempo scrisse numerosi racconti in dialetto romagnolo, fino all’anno 1982, data in cui le sue condizioni di salute, precarie fin dalla giovane età, non gli consentirono più di lavorare.


La butega 'd Jacmein

La butega 'd JacmeinLa Butega 'd Jacmein è una raccolta di racconti di Davide Barbieri pubblicata postuma (Verucchio, Pazzini, 2007), grazie alla disponibilità delle figlie Bianca e Carla, e con la collaborazione di Vilma Baldinini e Stefano Antonini.

Domenico Bartoli, oltre ad aver perorato la pubblicazione dei racconti, ne ha registrato una lettura completa, che si trova online su questo sito, per gentile concessione della famiglia Barbieri, dell'Editore e dello stesso Bartoli.